Luoghi comuni sulla birra
I gusti cambiano ma i luoghi comuni resistono: sfatiamone alcuni!
Doppio/Triplo/Quadruplo malto
La dicitura “Doppio, Triplo o Quadruplo malto” indica il Grado Plato di una birra e non il numero di malti presenti.
Il Grado Plato è la proporzione che esiste tra acqua e zuccheri utilizzati per produrre la birra, ovvero la densità iniziale del mosto.
Ricordiamoci, quindi, che quando ordiniamo una birra doppio malto, stiamo semplicemente chiedendo una birra di grado superiore ai 5,9%.
Le birre più sono scure e più sono forti
Spesso associamo il colore della birra al suo grado alcolico, ma è un errore. Una birra scura può essere meno graduata di una birra chiara. Il grado alcolico della birra dipende dalla quantità di zuccheri nel mosto e dal tipo di lievito utilizzato.
Al limite, quello che ci può suggerire il colore sono i sapori che racchiude. Una birra molto scura può avere sentori di tostatura, caffè o liquirizia, mentre una birra ambrata può ricordare alla lontana il caramello.
la BIRRA va servita ghiacciata
Le birre vengono solitamente servite ghiacciate, ma è un’abitudine errata. Il freddo anestetizza il sapore, rendendo quasi impossibile apprezzare gli aromi e i sapori che la caratterizzano. Non tutte le birre vanno bevute fredde, la temperatura varia a seconda delle sue caratteristiche:
- una birra corposa e dal sapore multiforme viene esaltata da temperature superiori ai 10 gradi;
- una birra meno impegnativa può essere servita a basse temperature, ma mai inferiori a 6 gradi.
Questa falsa credenza inganna il consumatore, ma ora sapete che a seconda dello stile una birra può essere consumata fra i 5 e i 15 gradi.
CHIEDERE UNA BIRRA CON TANTI LUPPOLI
Voler bere una birra con tanti luppoli può significare cose diverse. La quantità di luppoli usati per realizzare una birra influisce sul suo bouquet aromatico. Perciò se il vostro intento era di degustare una birra molto aromatizzata, la richiesta potrebbe essere corretta ma comunque molto vaga.
Ad esempio, se si usa un solo tipo di luppolo in grande quantità si otterrà una birra profumata e amara. Al contrario se utilizziamo tanti tipi di luppoli otterremo una birra molto meno amara e profumata.
“Bionde, rosse e brune sono le signore non le birre.
Le birre sono chiare, ambrate o scure.” (cit.)
BERE DALLA BOTTIGLIA
Bere dalla bottiglia non è il modo migliore per degustare una birra. Oltre a rendere vano l’impegno del mastro birraio, ci impedisce di vivere un’esperienza gustativa piena.
Non riusciremo a sentire gli aromi che la contraddistinguono e anche il gusto ci verrà rovinato dall’ingerimento di anidride carbonica in eccesso.
LA BIRRA GONFIA
Anche qui c’è un errore di fondo nell’affermare che “la birra gonfia”. Non è la birra in se che ci gonfia lo stomaco, ma la co2 che contiene.
È importante spillare bene una birra, se viene fatto nel modo sbagliato l’anidride carbonica aumenta il proprio volume e ci da quella tipica sensazione di gonfiore.
BERE UNA BIRRA ACIDA O AMARA
Il nostro palato non è abituato a gusti forti come l’amaro e l’acido. Per gustare questa tipologia di birra è consigliato un percorso di adattamento. Una volta pronti potremo finalmente assaporare la particolarità di queste birre.
IN GERMANIA LA BIRRA NON È GASSATA
In Germania, ci sono i maggiori esperti di questa bevanda, è per questo che commettendo meno errori di spillatura e ci garantiscono una degustazione ottimale della birra.
affermazione: “LA BIRRA NON MI PIACE”
BIRRA CRUDA
LA BIRRA è MEGLIO SENZA SCHIUMA
Questa è una falsa credenza molto controproducente, la schiuma ha delle funzioni fondamentali e insostituibili:
- forma uno strato protettivo che ritarda l’ossidazione della birra;
- riesce a conservare meglio il suo sapore;
- trattiene l’anidride carbonica del liquido, evitando che si liberi nel nostro stomaco dopo che l’abbiamo bevuta, causando una sensazione di gonfiore.
In più le bolle che formano la schiuma “catturano” gli aromi, evitando che vengano rilasciati nell’aria molto velocemente.
LA BIRRA ARTIGIANALE è SEMPRE BUONA
Forse questo è il falso mito più dannoso, perché distorce la realtà. Artigianale non è sempre sinonimo di “qualità”, esistono birre artigianali ottime così come ne esistono di pessime.
Per fare buona birra occorrono passione, studio e anni di esperienza alle spalle – oltre a un percorso formativo adeguato, che non guasterebbe. Se è vero che non è sufficiente possedere una cucina per saper cucinare, lo stesso vale per la birra.
Non possiamo rispondere a questa domanda
scegliendo una sola birra che vada bene universalmente a tutti.
Esistono birre per ogni gusto e palato, quindi perchè limitarci?